…Fresca, trascinante, entusiasmante, a tratti anche commovente: queste le valutazioni che mi sono sorte spontanee dopo aver ascoltato la BandOrkestra. Ci vogliono idee chiare, tanta abilità strumentale e di arrangiamento e tanto, tanto coraggio per affrontare partiture celebri e ripresentarle in veste “bandistica”. Eppure l’orchestra, inventata e diretta da Marco Castelli, è pienamente riuscita nell’intento fornendo interpretazioni tutte riconducibili ad una precisa cifra stilistica assolutamente originale e quindi fortemente identitaria…
…L’universo sonoro di BandOrkestra è tanto eterogeneo quanto fiammeggiante. Le citazioni, anche colte, non mancano ma il risultato è divertente e fieramente multicolore…
…Il gruppo capitanato da Marco Castelli effettua delle vere e proprie incursioni nella musica combinando delle medley a prima vista improbabili ed invece dense di fascino caratterizzate come sono da un’energia straordinaria e da un fascinoso mélange di swing, ska, boogie woogie, afro, latin reggae e chi più ne ha più ne metta a conferma da un canto della grande conoscenza dell’orchestra, dall’altro della sua estrema versatilità…
…Insomma appena la si ascolta si capisce immediatamente che siamo dinnanzi alla BandOrkestra con il suo fantastico andamento che tutto travolge…
…Sound differenti provenienti da ogni angolo del globo si uniscono in un risultato coinvolgente e poco comune. Citazioni sonore multiple, musicali ma anche cinematografiche, per un percorso a zig zag nel tempo e nello spazio, sostenuto alla perfezione dai numerosissimi elementi della band…
…Ne vien fuori un album piacevolissimo, colorato e divertito, grazie alla messa in scena di una musica dai toni popolari ma non banali, dalla verve intensissima, che usa anche stilemi ricercati per rappresentare in primo luogo la vitalità che la musica dovrebbe sempre avere per tornare a svolgere anche il ruolo sociale per cui è nata nelle sue lontane origini: legare e unire tutti coloro che si raccolgano assieme per ascoltarla. Un ruolo che oggi si rischia sempre più di scordare e che una realtà come BandOrkestra rivaluta…
…in una discografia alla cui musa garba tanto Ellington che Carosone, tanto l’african sound che l’etno multicolore del Caribe. Piacevole ed intelligente l’innovazione. Magnifica l’idea, ottima l’intuizione…
…che ci si senta al Carnevale di Rio o in un vecchio club boogie non importa, la gioia e la voglia di muoverti a tempo sono sensazioni che rimangono a lungo sulla pelle dopo aver ascoltato quest’album…
…Disco fresco, entusiasmante, che si ascolta tutto d’un fiato senza un attimo di stasi. Il fatto è che Marco Castelli è stato assai bravo a mettere su una formazione assolutamente atipica nel senso che è in grado di transitare da un terreno all’altro senza la minima difficoltà sí da affrontare un repertorio quanto mai variegato…
…è un affresco sonoro gradevolissimo dentro cui trovano spazio storie d’Africa e di Medioriente, racconti balcanici e argentini, frammenti d’improvvisazione e feste di piazza…